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martedì 12 dicembre 2017

The Scream: Snowman edition

Snømannens Skrik
#currentmood

KK

E se la fantasia consiste nel mutilare una bambola

La domanda più difficile che possano porre a noi del mestiere è se un particolare individuo è, o potrà essere, pericoloso. Per gli psichiatri, questa domanda si pone spesso nei termini di "costituire una minaccia per sé o per gli altri".
Nel 1986, ci capitò di esaminare un rullino di foto scattate nel Colorado e inviate a un laboratorio per essere sviluppate. Mostravano un uomo tra i venticinque e i trentacinque anni, mascherato e appoggiato al bagagliaio di un fuoristrada. In mano aveva un fucile e una bambola Barbie che era stata sottoposta a torture e mutilazioni di ogni genere. L'uomo non aveva infranto alcuna legge, e io fui il primo a dire che probabilmente non aveva precedenti penali. Aggiunsi però che, considerata l'età, era molto probabile che la fantasia non gli sarebbe bastata ancora per molto. Bisognava tenerlo d'occhio e interrogarlo, dissi, perché era potenzialmente pericoloso. Non so se molti psichiatri sarebbero stati d'accordo con me. 
Può sembrare insolito, ma mi è capitato spesso di imbattermi in "casi Barbie", e in tutti erano coinvolti uomini adulti. Uno di questi riempì di spilli ogni centimetro della bambola e la lasciò nel giardino del locale ospedale psichiatrico. A volte, l'impiego di bambole va associato a culti satanici o vudu, ma non in questo caso. L'uomo non attribuì alla Barbie alcun nome che indicasse avversione o odio per una persona in particolare. La sua era una generica tendenza sadica che di norma implica un serio problema con l'altro sesso.
Che altro possiamo dire di questo individuo? Probabilmente, che ha torturato piccoli animali e forse continua a farlo. Ha difficoltà a trattare con i coetanei di entrambi i sessi. Da adolescente, ha manifestato comportamenti sadici o prepotenti verso bambini più piccoli. Prima o poi raggiungerà lo stadio in cui sfogare le sue fantasie su una bambola non gli basterà più. Si può discutere sulla sua sanità mentale, ma, che sia o meno ammalato, ritengo che la sua potenziale pericolosità è certa. 
Ma allora, quando certi comportamenti hanno più probabilità di verificarsi? Il tizio di cui parliamo ha una personalità perdente, inadeguata, è convinto che gli altri non lo apprezzino a sufficienza. Se un giorno lo stress diventerà intollerabile, si spingerà oltre la fantasia. E se la fantasia consiste nel mutilare una bambola, allora inevitabilmente il passo successivo consisterà nell'aggredire un individuo più giovane, più debole e più mite di lui. 
È un codardo, e non cercherà la vittima tra chi potrebbe tenergli testa.
Ciò non significa necessariamente che se la prenderà con dei bambini. Barbie, dopotutto, raffigura una donna matura, perfettamente sviluppata, non una ragazzina in età prepuberale. Qualunque siano le deviazioni di quest'uomo, ciò che veramente desidera è il contatto con una donna adulta. Se invece la bambola torturata avesse raffigurato un bambino o un neonato, ci si sarebbe trovati di fronte a un problema diverso.
L'uomo che riempie di spilli una bambola e la lascia nel giardino del manicomio locale sarà comunque considerato un individuo disfunzionale; molto probabilmente non gli è stata concessa la patente e di sicuro lo si nota facilmente in mezzo alle cosiddette persone normali. Ma l'uomo mascherato è ben più pericoloso. Lui ha un lavoro, come dimostrano il fucile, il fuoristrada e la macchina fotografica. È libero di andare in giro a comportarsi "normalmente". Ma quando dentro di lui scatterà la molla giusta, un altro essere umano si troverà in gravissimo pericolo. Sfortunatamente, gran parte degli psichiatri e degli operatori del settore non sono in grado di fare questa distinzione. Non hanno il background sufficiente, non hanno mai toccato con mano la concretizzazione delle patologie che studiano.
Uno dei principali obiettivi del nostro studio sui serial killer era di verificare attraverso prove tangibili ciò che gli intervistati ci dicevano. In caso contrario, anche noi ci saremmo basati unicamente sui racconti dei soggetti esaminati, un metodo che è nel migliore dei casi inadeguato e nel peggiore scientificamente irrilevante.

J. Douglas con M. Olshaker, Mindhunter
BUR, Milano 1999, pp. 309-311

domenica 26 novembre 2017

domenica 29 ottobre 2017

Halloween (1990)

Halloween is coming...
Constance Myers

KK


(Judas Cradle by https://www.etsy.com/it/shop/ElectricChairJesus?ref=pr_faveshops and me)

martedì 26 settembre 2017

giovedì 21 settembre 2017

Sono un manga, non sono una santa!

Non sei una donna, sei un personaggio di manga!
A proposito di Rat-Girl (Rumiko Yotta), in
Leo Ortolani, Yellow!, Cult Comics Panini n. 82, luglio 2017, p. 89

KK

lunedì 5 giugno 2017

House of 1000 dolls

These are my dolls!

Aw, and you haven't seen anything yet!

Baby Firefly in House of 1000 Corpses

KK