moi moi moi

lunedì 9 luglio 2018

Beheaded Barbie

Eccola lì.
Mi fermai di fronte al frigorifero a guardare. Non so quanto tempo rimasi a guardare, come uno stupido. Appesa allo sportello con uno dei miei magneti a forma di frutti tropicali, c'era la testa di una Barbie. Non mi risultava di avercela appesa io. Non mi risultava di avere mai avuto una Barbie. Suppongo che me ne sarei ricordato.
Allungai una mano per toccare la testina di plastica, che ondeggiò lentamente, rimbalzando contro lo sportello con un lieve tac. La testina girò su se stessa di novanta gradi e gli occhi di Barbie mi fissarono con interesse, come quelli di un Collie. Ricambiai lo sguardo.
Senza sapere esattamente che cosa stessi facendo e perché, aprii lo sportello del freezer. All'interno, disteso con cura sul vassoio del ghiaccio, c'era il corpo di Barbie. Braccia e gambe erano stati asportati e il busto era stato diviso in due all'altezza della vita. I pezzi erano ben ordinati, impacchettati e legati con un nastrino rosa. E, in una manina, Barbie teneva uno dei suoi accessori: un piccolo specchio.
Dopo un lungo momento, chiusi lo sportello del freezer. Avrei voluto sdraiarmi a terra, faccia in giù sul linoleum. Invece tesi il mignolo e feci oscillare la testina di Barbie, che fece tac tac contro lo sportello. Ci giocherellai di nuovo. Tac tac. Ehi, avevo trovato un nuovo passatempo.
Lasciai la bambola dov'era e tornai alla mia poltrona, sprofondai nei cuscini e chiusi gli occhi. Sapevo che mi sarei dovuto sentire sconvolto, rabbioso, spaventato, violato, in preda a un'ostilità paranoica e alla furia vendicativa. Niente di tutto questo. Provavo invece... cosa? Un vago senso di vertigine. Ansia, forse. O era esaltazione?
Naturalmente non c'era possibilità di dubbio su chi fosse entrato in casa. Non mi pareva credibile l'idea che qualche sconosciuto, per ragioni imprecisate, avesse scelto a caso il mio appartamento come luogo ideale per mettere in mostra la sua Barbie decapitata. No. Era stato il mio artista preferito a farmi visita.

Jeff Lindsay, La mano sinistra di Dio
Sonzogno Editore, Milano 2005, 
pp. 145-146

KK

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